Racconti

Tortellini

14.00

a cura di Daniele Falcioni

Le autrici di questo libro riescono a raccontare il caos molto bene perché al caos non concedono nulla se non la possibilità di essere a stento intravisto. Mettono in ordine il caos e non lo annullano, per così dire, non lo fissano in alcuna formula riconoscibile, non offrono una forma al caos eppure lo disciplinano. E questo è un bene, oltre che un evento insolito nella letteratura contemporanea.

Creare un ordine vuol dire in primo luogo immaginare un modo di intravedere un senso nel caos, e in seguito tradurre quel senso in parole, ovvero dargli un significato allo scopo di escludere il caos dal cimitero dei passatempi. A ricomporre in un’immagine segreta i racconti e le poesie di questo libro è il sentimento dell’esclusione, che poi è la ragione d’essere del libro stesso.

 

Questo libro include racconti e poesie di Laura Avati, Silvia Zaccari, Meri Borriello, Valentina Pucillo, Ninni Caraglia, Silvia De Felice, Cristina Cortelletti.

Donne impreviste

13.00

a cura di Lucia Caponera, Angela Infante, Alessandra Bassi

Confrontarsi con storie impreviste e distanti aiuta a riconoscerle, a capire che esistono.
Ascoltarle e rifletterci può generare consapevolezza sociale sul fenomeno della violenza all’interno della relazione lesbica.

 

“Quel pomeriggio di metà giugno uscii dalla sala consulenze con la consapevolezza che la chiacchierata con Emanuela e Marika me la sarei portata dietro per un po’. Pensiero sicuro e distinto, me lo ricordo come fosse adesso. Non c’era di mezzo una vischiosità emotiva (posso riconoscerlo oggi, con i miei ulteriori dieci anni di esperienza da counselor). Ma c’era una nota dissonante. Una sorta di contraddizione che intuivo e che, mi dissi, sarebbe valsa la pena guardare da vicino. Altre due che si fanno del male, avevo pensato ascoltandole alzare il polverone delle recriminazioni […]. A fine colloquio non avevo abbastanza elementi per capire dove fosse la verità di quella storia, ma quanto avevo visto e sentito aveva confermato un mio vecchio assunto empirico: la violenza non è estranea alle relazioni tra donne.”

Apis in fabula | return

14.00

di Loretta Sebastianelli

È una raccolta di racconti surreali e fantastici. Api, farfalle, cani, pettirossi e fenici ma anche driadi, viandanti e personaggi in cerca di un modus vivendi. Le loro voci s’intrecciano in storie di vita e d’amore.

L’opera è composta da diciotto racconti divisi in tre sezioni. La prima sezione contiene sei testi prevalentemente d’amore. La seconda altri sei sulla vita. L’ultima è antica, come i miti, gli archetipi e le favole.

L’arnia era in fermento.
Mancavano poche ore alla nascita della nuova Regina.
Un canto avvisava la Regina in carica che era tempo di lasciare l’alveare.
Io, insieme ad altre compagne, scelsi di seguirla.
In realtà stavo solo scappando.
Non volevo servire né l’una, né l’altra Regina.

Ordinarie diversità

12.00

di Nicola Viceconti e Patrizia Gradito

Storie quotidiane di pregiudizi, abusi e intolleranze, ma anche di scoperte e accettazione, che possono appartenere a tutti più di quanto si possa immaginare. Racconti che narrano l’identità nelle sue diverse declinazioni lasciandoci a bocca aperta per il loro finale inaspettato, a volte inaspettatamente quotidiano. Un realismo surreale dettato dalla cultura di questa nostra società che ancora fatica a riconoscere il significato della parola ‘normale’.